harry potter e la fenice di giada
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Harry Potter › General
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Adult +
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Disclaimer:
I do not own Harry Potter, nor any of the characters from the books or movies. I do not make any money from the writing of this story.
Scoperte
CAP 4
Scoperte…
- Allora di che avete parlato per tutto questo tempo?
Cho ed Harry si guardarono. Lei nascose il suo sorriso dietro la tazza di tè. Harry arrossì fino alla punta dei capelli.
- E voi che avete fatto?
Questa fu la volta di Ron di arrossire. Cho aveva colto nel segno. Lei ed Harry avevano passato gli ultimi 40 o 50 minuti a pomiciare, ma non erano i soli. Infatti quando erano ritornati in cucina avevano trovato un Ron e una Hermione con gli abiti sciupati e i visi arrossati. Certamente non avevano soltanto preparato il tè.
- Parlando seriamente. Cho benvenuta nel gruppo. Scusami se in passato sono stata poco cordiale con te, ma io sono abbastanza diffidente e ci tengo ad Harry.
- Lo so Hermione. E ti sono grata per esserti presa cura di Harry.
- Quindi tu sei la custode della fenice di giada?
- Si
- E pensi che Voldemort la voglia ancora?
- Per ora non sa che ne sono in possesso. Soltanto voi tre ne siete al corrente. Ma quando ne verrà a conoscenza sono sicura che la vorrà. È una minaccia troppo grande per lui.
- Idee sugli Horcruxes?
- Non più di voi o di Silente. Quello che ha detto a me, l’ha detto ad Harry.
- Quindi non sei di molto aiuto.
- Ron! Non ascoltarlo. Parla sempre a vanvera.
- Non preoccuparti Hermione. La situazione non è delle più facili. Sinceramente non so nemmeno da che parte cominciare. Non sono mai stata brava in queste cose. Altrimenti sarei stata un griffondoro.
- Cominciamo da Godric’s hollow. Dal principio di tutto. Voglio capire cosa sia successo realmente quella notte e se ci sono degli indizi o una traccia che possiamo seguire da lì.
- Va bene. Ma oggi festeggiamo.
- Certo.
Passarono una bella giornata. Giocando a scacchi. Parlando. Raccontando a Cho le avventure che avevano passato insieme. Forse quando le hanno vissute erano state terrificanti, ma nel ricordarle trovarono dei lati comici. Guardando al passato si accorsero di aver vissuto davvero tantissime avventure e di essere stati in moltissimi casi fortunati nel sopravvivere.
Cho era affascinata dai loro racconti. Certamente a scuola giravano voci su quello che combinava il trio, ma la realtà dei fatti superava ogni fantasticheria. Lei guardava Harry che rideva mentre stava facendo l’imitazione di Ron quella volta che Sirius lo aveva azzannato e trascinato nella stamberga strillante.
E Cho rideva con lui. Quando non era teso e preoccupato sembrava molto più giovane. Anzi mostrava l’età che in realtà aveva. Solo 17 anni. Ma la vita è sempre stata dura per lui. Un ragazzo così giovane non dovrebbe portarsi sulle spalle una responsabilità così grande. Il futuro del mondo magico non dovrebbe pesare solo su Harry. E in quel momento Cho capì di aver fatto la cosa giusta. Andare da Harry, confessargli chi era, offrirgli il suo aiuto.
Sì, cercherò di aiutarlo con tutta me stessa. Perché se lo merita e perché lo amo.
Cho ha avuto molta difficoltà ad accettare che il suo amore per Harry non era mai cessato. Nonostante tutto il tempo passato Harry era sempre nei suoi pensieri. Anche quando per far piacere a Silente lo aveva lasciato e si era trovata insieme a Micheal. All’inizio pensava fosse solo ossessione o forse un capriccio. Il volere quello che non si può avere. Sapere che una volta avuto ci si pentirà, ma non riuscire comunque a resistere.
Ma Harry non era solo un capriccio. Harry al momento rappresentava tutto l’universo per Cho.
Ma lui mi amerà?
Non essere sciocca Cho!
Harry è innamorato di Ginny.
Gelosia…
Ma io gli starò vicino ora che lei non c’è. In fondo non mi ha allontanato e questo è ciò che importa. Se alla fine mi lascerà per tornare con lei, beh…sarà solo il mio cuore ad essere frantumato in pezzettini. E ormai sono abituata…e poi mi ha baciata! Mi ha baciata! Forse sarò solo una distrazione per lui, ma se può farlo sorridere e felice, la mia felicità e i miei sentimenti sono solo un piccolo prezzo da pagare.
- Cho?
- Cho?
- Sì? Dicevi?
- Ti chiedevo se volevi ancora un pezzo di torta.
- No grazie. Sono a posto.
Cho era talmente persa nei suoi pensieri che non si era accorta che Harry le stava parlando. Siccome Cho aveva rifiutato i due uomini di casa si spartirono gli ultimi pezzi di torta, naturalmente Ron scelse il pezzo più grosso.
Mentre Hermione guardava disgustata Ron che mangiava il dolce e lo rimproverava, Harry prese il suo piattino e si sedette accanto a Cho sul divano.
Cho sentì una improvvisa vampata di calore.
È solo il vino che stiamo bevendo. Non posso avere queste reazioni ogni volta che Harry si avvicina!
Harry le sorrise e le offrì nuovamente un boccone di torta con la sua forchetta
- Sei sicura che non vuoi ancora un pezzettino? Io la sto per finire. È l’ultimo boccone. Fai AAAAHHHHHH…..
Cho fissò in trance il boccone offertogli da Harry.
- Voi due smettetela di fare la coppietta in luna di miele o mi si carieranno i denti da quanto siete sdolcinati!
Cho ed Harry arrossirono. Hermione che aveva capito la situazione cambiò discorso. Si alzò, andò verso Harry e catturò la sua forchetta.
- MM…che buona! Perché non l’hai offerta a me? Beh, ora che abbiamo finito andiamo a pulire i piatti. Harry mi aiuti?
Harry si alzò e la seguì in cucina. Appena chiusa la porta Hermione si girò e chiese:
- Che cos’era quella cosa che è successa prima?
- Cosa?
- Hai capito benissimo, Harry. Come mai hai offerto la torta a Cho?
- Niente. Solo che era squisita e la volevo offrire anche a lei prima di finirla.
- Solo?
- No. È che non sono bravo in queste cose. Secondo te ho fatto male? Non so cosa fare. La vita di coppia è una cosa nuova per me.
- Tu e Cho siete una coppia allora?
- Non lo so ancora. Oggi ci siamo baciati. Ma non ne abbiamo ancora parlato. Quindi non so come devo comportarmi con lei. Non so che fare…è completamente diverso da Ginny.
- In cosa è diverso?
- Con Ginny era diverso, punto. Quando stavo con lei pensavo a proteggerla e a come stavo bene in sua compagnia. Con Cho è diverso. Voglio proteggerla, ma credo di essere io il pericolo più grande perché appena la vedo…ecco…
Harry stava diventando di un adorabile color pomodoro
-…ecco…la voglio. E poi la cosa del farmi stare bene…con lei non sto bene! Mi sento il cuore a mille. Ho una cosa strana allo stomaco, mi fa arrossire troppo spesso…
- allora sei innamorato
- pensavo mi fosse passata ormai. Invece lei arriva e mi sconvolge la vita.
- già è quello che noi donne facciamo meglio! Ora basta chiacchiere. Sai dove è il sapone per i piatti?
- prova sotto il lavandino.
Hermione aprì lo sportellino e scoprì il nascondiglio di Kreacher, l’elfo domestico.
- AH, che schifo!
Ma poi all’improvviso vide una catenina con un medaglione che le sembrava famigliare.
- HARRY!
- Cosa c’è?
- Ti ricordi di questo? È il medaglione che avevamo trovato nella credenza di sopra. Non è simile a quello che tu e Silente avete trovato?
- Già…
- Chi firmava il biglietto?
- R.A.B
- E se fosse Regulus A. Black?
- Allora pensi che sia stato lui a rubare il medaglione?
- Ne sono quasi sicura.
- Quindi questo è…
Scoperte…
- Allora di che avete parlato per tutto questo tempo?
Cho ed Harry si guardarono. Lei nascose il suo sorriso dietro la tazza di tè. Harry arrossì fino alla punta dei capelli.
- E voi che avete fatto?
Questa fu la volta di Ron di arrossire. Cho aveva colto nel segno. Lei ed Harry avevano passato gli ultimi 40 o 50 minuti a pomiciare, ma non erano i soli. Infatti quando erano ritornati in cucina avevano trovato un Ron e una Hermione con gli abiti sciupati e i visi arrossati. Certamente non avevano soltanto preparato il tè.
- Parlando seriamente. Cho benvenuta nel gruppo. Scusami se in passato sono stata poco cordiale con te, ma io sono abbastanza diffidente e ci tengo ad Harry.
- Lo so Hermione. E ti sono grata per esserti presa cura di Harry.
- Quindi tu sei la custode della fenice di giada?
- Si
- E pensi che Voldemort la voglia ancora?
- Per ora non sa che ne sono in possesso. Soltanto voi tre ne siete al corrente. Ma quando ne verrà a conoscenza sono sicura che la vorrà. È una minaccia troppo grande per lui.
- Idee sugli Horcruxes?
- Non più di voi o di Silente. Quello che ha detto a me, l’ha detto ad Harry.
- Quindi non sei di molto aiuto.
- Ron! Non ascoltarlo. Parla sempre a vanvera.
- Non preoccuparti Hermione. La situazione non è delle più facili. Sinceramente non so nemmeno da che parte cominciare. Non sono mai stata brava in queste cose. Altrimenti sarei stata un griffondoro.
- Cominciamo da Godric’s hollow. Dal principio di tutto. Voglio capire cosa sia successo realmente quella notte e se ci sono degli indizi o una traccia che possiamo seguire da lì.
- Va bene. Ma oggi festeggiamo.
- Certo.
Passarono una bella giornata. Giocando a scacchi. Parlando. Raccontando a Cho le avventure che avevano passato insieme. Forse quando le hanno vissute erano state terrificanti, ma nel ricordarle trovarono dei lati comici. Guardando al passato si accorsero di aver vissuto davvero tantissime avventure e di essere stati in moltissimi casi fortunati nel sopravvivere.
Cho era affascinata dai loro racconti. Certamente a scuola giravano voci su quello che combinava il trio, ma la realtà dei fatti superava ogni fantasticheria. Lei guardava Harry che rideva mentre stava facendo l’imitazione di Ron quella volta che Sirius lo aveva azzannato e trascinato nella stamberga strillante.
E Cho rideva con lui. Quando non era teso e preoccupato sembrava molto più giovane. Anzi mostrava l’età che in realtà aveva. Solo 17 anni. Ma la vita è sempre stata dura per lui. Un ragazzo così giovane non dovrebbe portarsi sulle spalle una responsabilità così grande. Il futuro del mondo magico non dovrebbe pesare solo su Harry. E in quel momento Cho capì di aver fatto la cosa giusta. Andare da Harry, confessargli chi era, offrirgli il suo aiuto.
Sì, cercherò di aiutarlo con tutta me stessa. Perché se lo merita e perché lo amo.
Cho ha avuto molta difficoltà ad accettare che il suo amore per Harry non era mai cessato. Nonostante tutto il tempo passato Harry era sempre nei suoi pensieri. Anche quando per far piacere a Silente lo aveva lasciato e si era trovata insieme a Micheal. All’inizio pensava fosse solo ossessione o forse un capriccio. Il volere quello che non si può avere. Sapere che una volta avuto ci si pentirà, ma non riuscire comunque a resistere.
Ma Harry non era solo un capriccio. Harry al momento rappresentava tutto l’universo per Cho.
Ma lui mi amerà?
Non essere sciocca Cho!
Harry è innamorato di Ginny.
Gelosia…
Ma io gli starò vicino ora che lei non c’è. In fondo non mi ha allontanato e questo è ciò che importa. Se alla fine mi lascerà per tornare con lei, beh…sarà solo il mio cuore ad essere frantumato in pezzettini. E ormai sono abituata…e poi mi ha baciata! Mi ha baciata! Forse sarò solo una distrazione per lui, ma se può farlo sorridere e felice, la mia felicità e i miei sentimenti sono solo un piccolo prezzo da pagare.
- Cho?
- Cho?
- Sì? Dicevi?
- Ti chiedevo se volevi ancora un pezzo di torta.
- No grazie. Sono a posto.
Cho era talmente persa nei suoi pensieri che non si era accorta che Harry le stava parlando. Siccome Cho aveva rifiutato i due uomini di casa si spartirono gli ultimi pezzi di torta, naturalmente Ron scelse il pezzo più grosso.
Mentre Hermione guardava disgustata Ron che mangiava il dolce e lo rimproverava, Harry prese il suo piattino e si sedette accanto a Cho sul divano.
Cho sentì una improvvisa vampata di calore.
È solo il vino che stiamo bevendo. Non posso avere queste reazioni ogni volta che Harry si avvicina!
Harry le sorrise e le offrì nuovamente un boccone di torta con la sua forchetta
- Sei sicura che non vuoi ancora un pezzettino? Io la sto per finire. È l’ultimo boccone. Fai AAAAHHHHHH…..
Cho fissò in trance il boccone offertogli da Harry.
- Voi due smettetela di fare la coppietta in luna di miele o mi si carieranno i denti da quanto siete sdolcinati!
Cho ed Harry arrossirono. Hermione che aveva capito la situazione cambiò discorso. Si alzò, andò verso Harry e catturò la sua forchetta.
- MM…che buona! Perché non l’hai offerta a me? Beh, ora che abbiamo finito andiamo a pulire i piatti. Harry mi aiuti?
Harry si alzò e la seguì in cucina. Appena chiusa la porta Hermione si girò e chiese:
- Che cos’era quella cosa che è successa prima?
- Cosa?
- Hai capito benissimo, Harry. Come mai hai offerto la torta a Cho?
- Niente. Solo che era squisita e la volevo offrire anche a lei prima di finirla.
- Solo?
- No. È che non sono bravo in queste cose. Secondo te ho fatto male? Non so cosa fare. La vita di coppia è una cosa nuova per me.
- Tu e Cho siete una coppia allora?
- Non lo so ancora. Oggi ci siamo baciati. Ma non ne abbiamo ancora parlato. Quindi non so come devo comportarmi con lei. Non so che fare…è completamente diverso da Ginny.
- In cosa è diverso?
- Con Ginny era diverso, punto. Quando stavo con lei pensavo a proteggerla e a come stavo bene in sua compagnia. Con Cho è diverso. Voglio proteggerla, ma credo di essere io il pericolo più grande perché appena la vedo…ecco…
Harry stava diventando di un adorabile color pomodoro
-…ecco…la voglio. E poi la cosa del farmi stare bene…con lei non sto bene! Mi sento il cuore a mille. Ho una cosa strana allo stomaco, mi fa arrossire troppo spesso…
- allora sei innamorato
- pensavo mi fosse passata ormai. Invece lei arriva e mi sconvolge la vita.
- già è quello che noi donne facciamo meglio! Ora basta chiacchiere. Sai dove è il sapone per i piatti?
- prova sotto il lavandino.
Hermione aprì lo sportellino e scoprì il nascondiglio di Kreacher, l’elfo domestico.
- AH, che schifo!
Ma poi all’improvviso vide una catenina con un medaglione che le sembrava famigliare.
- HARRY!
- Cosa c’è?
- Ti ricordi di questo? È il medaglione che avevamo trovato nella credenza di sopra. Non è simile a quello che tu e Silente avete trovato?
- Già…
- Chi firmava il biglietto?
- R.A.B
- E se fosse Regulus A. Black?
- Allora pensi che sia stato lui a rubare il medaglione?
- Ne sono quasi sicura.
- Quindi questo è…